Comincia il periodo dei versamenti sui conti del terzo pilastro. Il portale di confronto bonus.ch ha realizzato un’indagine con l’obiettivo di identificare le banche e le assicurazioni che propongono le migliori condizioni e di confrontare i vantaggi di ogni tipologia di operatore attivo nel settore.
Il pilastro 3a permette di costruire un capitale aggiuntivo per la pensione, colmando le lacune, sempre più evidenti, degli altri due pilastri, le cui rendite si fanno ogni giorno più incerte. Inoltre, fino a un terzo del capitale accumulato, e in alcuni casi anche più di un terzo, corrisponde a un risparmio fiscale realizzato grazie alla detrazione dei versamenti. Un “regalo” che può superare i 2’000 franchi l’anno.
Per il terzo pilastro, la soluzione bancaria permette maggiore flessibilità nel risparmio, e la remunerazione attuale è superiore a quella delle compagnie di assicurazione, se pure in forte ribasso dagli anni Novanta. L’indice dei conti terzo pilastro stabilito da bonus.ch, in calo in questi ultimi anni, è da poco sceso all’1,625%: la metà delle banche presenti nel comparatore propone un tasso almeno pari a tale indice. Le banche non offrono tuttavia alcuna garanzia di rendimento per il futuro. Inoltre, il terzo pilastro bancario non prevede tutele di sorta in caso di incapacità di guadagno per malattia o infortunio, né in caso di morte. Attualmente, la Banca CIC propone un tasso del 2,15% e alcuni altri istituti offrono il 2%. La maggior parte delle banche offre un tasso più basso, ma sempre nettamente superiore a quello dei conti di risparmio convenzionali. Le differenze fra i tassi hanno un impatto notevole sul capitale pensionistico finale: su 25 anni di risparmio, il capitale può variare anche di CHF 20'000.- da una banca all’altra. In ogni momento, il cliente ha la possibilità di trasferire i propri averi presso un altro istituto che proponga condizioni migliori.
Per quanto riguarda il terzo pilastro assicurativo, da luglio 2012 il tasso di remunerazione massimo garantito imposto agli assicuratori dalla FINMA è sceso all’1,5%: la metà della remunerazione garantita per i contratti stipulati negli anni Novanta. Ai nostri giorni, il capitale accumulato al momento della pensione supera appena, nella migliore delle ipotesi, la somma dei premi versati; in alcuni casi, nemmeno la raggiunge. Inoltre, eventuali problemi di salute possono rendere impossibile la firma di un contratto. Per la previdenza vincolata, infine, una volta stipulato il contratto, è consigliabile evitare di sospendere il pagamento dei premi, un gesto le cui conseguenze economiche sono particolarmente pesanti: l’assicurato può perdere anche tutto il capitale dei primi due anni di versamenti. Ma un terzo pilastro assicurativo ha il vantaggio di garantire il tasso di remunerazione fino alla pensione, offrendo inoltre la certezza di raggiungere l’obiettivo di risparmio anche nell’eventualità di problemi di salute e aggiungendo la tutela dei familiari in caso di decesso. Garanzie che, naturalmente, hanno un costo. Attualmente, sono la Basilese e la Vaudoise a proporre le condizioni più vantaggiose: più di CHF 169'000.- garantiti dopo 25 anni di risparmio. Tra gli assicuratori si rilevano forti differenze: alla Zurich, sono garantiti soltanto CHF 151'992.-. Inevitabile il confronto con i CHF 222'865.- che si potrebbero mettere da parte in banca. Ricordiamo però ancora una volta che un istituto bancario non fornisce alcuna garanzia, né prestazioni assicurative.
Banca o assicurazione? Tocca al risparmiatore scegliere in funzione delle proprie priorità personali e familiari. È però consigliabile optare per diverse soluzioni di terzo pilastro, al fine di distribuire poi i versamenti del capitale pensionistico e di limitare così l’imposizione fiscale. È possibile completare un contratto assicurativo con un risparmio bancario, o viceversa. In ogni caso, la soluzione “tutte le uova in un paniere” è senz’altro da evitare.
Tabelle e analisi dettagliata
Rubrica previdenza 3° pilastro su bonus
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Losanna, 21 novembre 2012